Sicurezza in casa: come evitare gli incidenti domestici

Il problema degli incidenti domestici è uno di quelli più rilevanti dal punto di vista sanitario dal momento che la maggior parte degli incidenti avviene proprio tra le mura della propria abitazione.

Si stima che siano più di due milioni e mezzo coloro che, ogni anno, in Italia, incorrono in un incidente domestico e, purtroppo, per circa 9000 persone tale incidente risulta fatale.

Quasi sempre la causa degli incidenti è la disattenzione, l’eccesso di sicurezza e, di conseguenza, la non applicazione delle più elementari norme che potrebbero evitare il prodursi di un incidente.

Per quanto possa sembrare strano, la propria casa è un ambiente ad alto rischio e per questa ragione bisogna essere previdenti e mettere in atto tutte le precauzioni che possano limitare al minimo i rischi.

Una grande quantità di insidie si cela dietro ad ogni elettrodomestico, nella stanza da bagno e in cucina, e quelli più subdoli sono proprio quelli che si nascondono dentro i nostri gesti di tutti i giorni come mettere a bollire l’acqua della pasta, farci una doccia, o stirare.

Ovviamente ci sono dei pre-requisiti di legge, come ad esempio avere un impianto elettrico ed idraulico a norma, che dovrebbero tutelarci dai più macroscopici incidenti e, pertanto, la messa a norma degli impianti è fondamentale che passi attraverso personale qualificato e non sia demandata al fai da te.

Ora, la sicurezza negli ambienti domestici non è così differente da quella degli ambienti lavorativi nel senso che per essere realizzata deve passare attraverso alcuni passaggi fondamentali che sono:

  1. La formazione
  2. La prevenzione
  3. La gestione dell’emergenza

Più lavoriamo sui primi due punti e meno dovremo intervenire in fase di emergenza, ovvero per cercare di rimediare ad un infortuno domestico.

Informarsi, essere consapevoli dei rischi che incombono dietro le più comuni azioni quotidiane non dovrebbe indurci a vivere una vita nel terrore che qualcosa di brutto possa accadere ma, piuttosto, dovrebbe consentirci di affrontare la vita con maggiore serenità e sicurezza.

Le persone informate sono le sole che possono davvero prevenire gli incidenti domestici, individuando tutte le possibili fonti di rischio e adeguando i propri comportamenti a tali rischi.
Bisogna abituarsi a vedere le cose in anticipo, non a rincorrere l’emergenza.
La prevenzione del rischio è, in un certo senso, un lavoro interiore che passa anche attraverso il costante esercizio dell’attenzione e dell’osservazione, di sé stessi e dell’ambiente in cui ci si muove.

Nel caso in cui, malgrado tutto, si incorra in un infortunio è buona norma almeno sapere cosa fare per evitare che la situazione possa precipitare verso conseguenze permanenti o, persino, mortali.
Ovviamente, a meno che noi non si sia medici, non possiamo diagnosticare con certezza l’entità di un infortunio, a maggior ragione se gli infortunati siamo noi. Anche le manovre di primo soccorso possono richiedere un minimo di esperienza e di conoscenza, una conoscenza che è comunque più impegnativa rispetto a quella che avremmo potuto acquisire semplicemente conoscendo adeguatamente i rischi potenziali dell’ambiente in cui ci stavamo muovendo.

Il locale più a rischio in ambito domestico è certamente la cucina a causa del gran numero di elettrodomestici che accoglie e a causa degli strumenti che utilizziamo comunemente per cucinare, come ad esempio i coltelli.

Al secondo posto troviamo il soggiorno, dove spesso i bambini giocano e dove si possono trovare le scaffalature più alte.

Al terzo posto troviamo il bagno, con un 10% di infortuni che accadono proprio in questo ambiente; qui uno degli infortuni più frequenti è dato dalle cadute dovute all’ambiente umido e scivoloso.

Una speciale menzione, anche se non si tratta a tutti gli effetti di un ambiente domestico, andrebbe fatta per il garage e la cantina, ovvero quegli ambienti in cui molte persone coltivano l’hobby del fai da te e dove, tra martelli ed altri elettroutensili si nascondono tra le più pericolose fonti di rischio.